Ciao bella gente mi chiamo Gioia, dicono di nome e di fatto, chissà. Sono un’appassionata della bellezza che ci circonda, dei dettagli, di ciò che non si vede e dei piaceri della vita, tra cui il cibo che sarà il protagonista in tutti i post che leggerai qui. Autodidatta, pratico la fermentazione da molti anni, in particolare lattofermentazione.
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La qualità degli ingredienti è fondamentale non solo per creare lattofermentazioni, ma anche per il nostro benessere fisico e mentale di tutti i giorni, il cibo che ingeriamo ci dà la carica, ci evita malesseri, grazie al cibo siamo vivi, ci muoviamo, abbiamo energia e riusciamo ad elaborare pensieri complessi (forse troppi). Se ciò che ingeriamo è di scarsa qualità, a lungo andare il nostro corpo ci manderà dei segnali che molte volte non vogliamo vedere/sentire.
Ma… cosa si intende per qualità? Per approfondire, ecco un’articolo fatto ad hoc dal Fermentalista sul concetto di qualità che ho apprezzato davvero molto: clicca qui
Estratto dall’articolo sopra citato: “se un prodotto è percepito di qualità, buono, con ingredienti qualitativamente alti, se costa poco rispetto alla media, allora qualcun altro sta pagando la parte economica mancante. Se il consumatore paga poco un prodotto di qualità, scarichiamo i costi su altri aspetti. Quindi non si può considerare di qualità per definizione. Questo perché la qualità, oggi, anche per il consumatore deve essere legata agli aspetti che seguono sotto”
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Come scelgo i vegetali per creare le mie lattofermentazioni:
- Ho fatto un orto a lasagna rialzato da terra, è perfetto per 2/3 persone e utilizzo ciò che mi offre per i pasti quotidiani in primis, mentre le erbe aromatiche e spontanee sempre in abbondanza, le aggiungo nei fermenti, come anche i limoni che l’albero di fronte casa mi dona.
- Ho trovato grazie a internet, un contadino ormai di fiducia che ha creato un’azienda agricola biologica a 10 minuti da casa. Non utilizza nessun pesticida (consentito in agricoltura biologica) per i costi elevati che hanno e preferisce piuttosto perdere il raccolto.. si, è incredibile ma è davvero così, ho visto con i miei occhi! Da lui compro tutto ciò che voglio fermentare per contribuire al suo prezioso lavoro
- Se ne ho la possibilità, preferisco le verdure appena raccolte che sono ricche di carica batterica per una fermentazione bella frizzante! In generale più il prodotto è fresco e meglio è.
- Lavo le verdure solo con acqua per mantenere la loro carica batterica (il nostro starter insieme al sale). “Lavare con aceto i vegetali destinati alla fermentazione ha, in termini microbici, lo stesso significato che per un pittore avrebbe gettare candeggina pura sulla sua tavolozza dei colori prima di iniziare a dipingere i suoi quadri” cit. C. Ruello
Le verdure trattate con agenti chimici (che uccidono batteri, insetti e avvelenano la nostra terra) hanno una bassissima carica batterica e la fermentazione potrebbe non andare a buon fine grazie ai composti chimici che disinibiscono i batteri e/o li uccidono.
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- farti conoscere questo mondo invisibile
- farti fermentare almeno un barattolo di verdure